Le gengive che sanguinano rappresentano un sintomo che richiede attenzione.
Se trascuri questo problema, rischi conseguenze serie come la parodontite o la mancata diagnosi e cura di malattie sistemiche anche importanti. Una visita dal dentista, insomma, è fondamentale. Ti spiego nel dettaglio perché.
Il sanguinamento gengivale indica che qualcosa, all’interno del cavo orale o dell’intero organismo, non funziona perfettamente. Come dentista ho spesso a che fare con questo sintomo. Le microemorragie, talvolta accompagnate da dolore e gonfiore, segnalano sempre un’infezione batterica. È il risultato della formazione di placca e tartaro, ma non di rado il problema non è solo quello.
Oltre a indagare, quindi, eventuali concause, sia con l’esame obiettivo sia eventualmente tramite radiografie o altri esami, spiego ai miei pazienti che quando le gengive sanguinano, viene meno la loro funzione di barriera protettiva nei confronti dei denti. Trascurandole, si formeranno le tasche gengivali. Significa che il colletto del dente si allontana dalla gengiva e in mezzo si annideranno microbi, placca e residui di cibo. È giunto il momento di correre ai ripari: prenota subito una prima visita gratuita da noi.
Sanguinamento gengivale: tutte le cause
I motivi alla base delle gengive sanguinanti sono numerosi. A volte, più fattori concorrono al problema insieme al principale, che è un’abnorme proliferazione batterica. Ecco quali sono le concause:
- mancanza di igiene orale;
- gengivite;
- parodontite;
- gravidanza, che comporta modifiche ormonali in grado di influenzare lo stato delle gengive;
- carenza di vitamina C e/o K, per dieta scorretta o malassorbimento;
- alcune malattie del sangue che predispongono alle emorragie;
- diabete;
- indebolimento delle difese immunitarie, per esempio in caso di stress prolungato, che favorisce le infezioni batteriche del cavo orale;
- protesi mal posizionate, incongrue;
- farmaci anticoagulanti;
- bruxismo, ossia la tendenza a digrignare i denti nel sonno, problema oggi risolvibile con il bite;
- dente incluso, cioè che non riesce a emergere – tutto o in parte – dalla gengiva, provocando anche dolore e altri sintomi.
Gengive sanguinanti: le conseguenze e le cure
Nel mio studio odontoiatrico arrivano a volte pazienti che hanno trascurato a lungo il problema del sangue dalle gengive. In tali casi si notano le conseguenze:
- sensibilità dentinale, ossia fastidio in presenza di stimoli termici o meccanici locali;
- gengivite (che come visto può esserne anche la causa);
- parodontite (di nuovo, origine o conseguenza del problema);
- alito cattivo.
Tu non vuoi incorrere in questi fastidiosi inconvenienti, vero? Allora previenili: è il momento di rivolgerti subito a me o a uno dei miei colleghi del centro dentistico. In questo modo avrai la diagnosi, i consigli e il piano di cura adatto per risolvere il fastidio delle gengive che sanguinano. Inoltre, potrai approfittare di una convenzione tra le molte disponibili, che assieme ai prezzi contenuti per la cura dei denti che offriamo, ti permetteranno di tornare a sorridere senza preoccuparti del budget.
Ricorda che la cura principale e la prevenzione del sanguinamento gengivale consistono nell’igiene dentale professionale con rimozione del tartaro, accompagnata da quella casalinga quotidiana. Semplice, indolore, economica…
E se invece la causa odontoiatrica fosse più complessa? Un dente incluso o la parodontite, per esempio? Ebbene, l’estrazione del dente o le cure specifiche della piorrea, come l’uso del laser per la parodontite, risolveranno tutto! Nella nostra clinica dentale facciamo fronte a queste e tutte le altre possibili problematiche dei denti e della bocca, per vederti tornare a sorridere felice!