Denti e postura sono collegati in modo diretto, come è stato accertato attraverso diversi studi. Un’eventuale malocclusione può infatti avere ripercussioni negative anche sui muscoli del collo, della testa e della schiena. È bene tener presente che la situazione dei denti può esercitare una grande influenza sulla postura fisiologica, sebbene alcuni pazienti si mostrino increduli al riguardo. Vediamo insieme in che modo si sviluppa questo importante legame.
Ruolo dell’articolazione temporo-mandibolare (ATM)
La normale mobilità dell’articolazione temporo-mandibolare è fondamentale per assicurare il benessere di una persona. Anche se molto spesso non si pensa ad una possibile correlazione, esistono vari studi che dimostrano chiaramente l’influenza di questa articolazione e dello stato dei denti sulla corretta/scorretta postura.
Basti pensare ai numerosi esempi presenti in ambito sportivo, dove l’utilizzo del bite per alcuni atleti è determinante per migliorare le prestazioni, soprattutto in presenza di malocclusioni. Anche in altre situazioni, nella vita di tutti i giorni, è stato riscontrato come diversi disturbi, dal mal di schiena alla cefalea, fossero collegati a problematiche dentali. Ecco quindi che, recandosi presso centri di professionisti, come il nostro studio dentistico di Roma, è possibile trovare una soluzione anche per problemi che sembrano interessare altre aree mediche.
Caratteristiche della malocclusione
Per comprendere meglio il legame fra denti e postura, bisogna innanzitutto comprendere le caratteristiche della malocclusione.
Si tratta di un’alterazione nel fisiologico allineamento delle arcate dentali che può provocare problemi masticatori e respiratori, così come tensioni muscolari e usura dei denti: in alcuni casi si può arrivare perfino allo spostamento del menisco dell’articolazione temporo-mandibolare. In presenza di malocclusione è necessario intervenire, in quanto si tratta di un problema che non si risolve autonomamente, ma che, al contrario, potrebbe innescare una spirale viziosa, con l’insorgere di ulteriori disturbi collegati.
È importante rivolgersi ad uno studio dentistico come il nostro, anche per poter valutare lo stato di un’eventuale malocclusione, considerando che ne esistono diverse tipologie, suddivise in classi:
- malocclusione di I classe: i denti dell’arcata superiore sovrastano leggermente quelli dell’arcata inferiore. L’occlusione dei molari è corretta, ma possono verificarsi delle problematiche, come morso profondo, morso aperto oppure affollamento dentale;
- malocclusione di II classe: l’arcata mascellare sporge eccessivamente rispetto all’arcata mandibolare, oppure quest’ultima risulta troppo minuta in proporzione alla prima;
- malocclusione di III classe: l’arcata superiore è arretrata rispetto a quella inferiore, con conseguente morso inverso.
La malocclusione può causare una contrazione dei muscoli masticatori, sia direttamente sia attraverso i muscoli del collo, andando a generare un effetto a cascata. Ne deriva uno squilibrio che il fisico cerca di compensare, andando a creare una serie di disturbi per l’intero organismo. Il problema può arrivare a causare anche un’asimmetria facciale, se le due semiarcate sono interessate in modo evidente.
L’origine della malocclusione può avere diverse cause: si va da aspetti genetici alla mancanza di uno o più denti (cosiddetta edentulia), fino alle abitudini sbagliate che interessano soprattutto i bambini (es. succhiarsi il pollice). Nell’adulto, molto spesso la causa è riscontrata nel bruxismo, oppure nella presenza di carie che non sono state curate correttamente, con otturazioni troppo alte.
Disturbi temporo-mandibolari e diagnosi
I principali disturbi dell’ATM nascono da problemi muscolari ed articolari della mascella o del menisco, che comportano una riduzione della normale mobilità dell’articolazione temporo-mandibolare. In genere, si può verificare uno scivolamento dell’articolazione stessa sia lateralmente che in senso antero-posteriore. Altri disturbi concorrono al peggioramento della situazione, come accennato: bruxismo, malocclusioni, infezioni, edentulia, traumi, artrite e genetica possono determinare ulteriori problemi locali (mal di testa, dolorabilità dei muscoli masticatori, rumori a scatto) e sistemici (alterazioni posturali, rigidità del collo, dolori alla schiena).
Ma come si arriva alla diagnosi della malocclusione e dei temporo-mandibolari? Esperti dentisti ed odontoiatri presenti nel nostro studio di Roma possono eseguire esami obiettivi del cavo orale, oltre ad un’ortopanoramica e una TAC. Molto importante anche un’analisi posturale ecefalometrica, che consiste nello studio delle proporzioni fra componenti scheletriche, dentali e tessuti molli della testa. In caso di bruxismo è utile un’elettromiografia dei muscoli masticatori, per monitorare l’attività muscolare durante il sonno.
Influenza dei denti sulla postura e disturbi connessi
La postura è la configurazione assunta dal corpo in posizione eretta, con un’attitudine dinamica, che risponde agli stimoli ricevuti dagli occhi, dai muscoli della testa e del collo, e dai piedi.
È molo importante riuscire ad assumere una postura corretta, per utilizzare al meglio tutte le proprietà del proprio organismo. Come già spiegato, la situazione dei denti può influire in maniera significativa sulla postura fisiologica. In particolare, in caso di problematiche dentali, possono verificarsi conseguenze posturali negative, come ad esempio:
- alterazioni dell’equilibrio
- mialgie
- riduzione della forza
- cefalee tensive
- cervicalgie
- disturbi acufeni e disturbi visivi
- scoliosi, cifosi o lordosi (con modifiche patologiche del normale allineamento della colonna vertebrale)
Più nello specifico, è stata studiata una correlazione tra le diverse classi di malocclusione ed i possibili conseguenti disturbi. In particolare, la malocclusione di III classe genera un arretramento della testa rispetto alla posizione fisiologica: il conseguente spostamento del baricentro, e gli sforzi del corpo per adeguarsi, generano mialgie notevoli e cifosi. Anche la malocclusione di II classe provoca problematiche posturali, sebbene in senso contrario: si verifica infatti un avanzamento della testa, con adeguamento posturale errato e foriero di lordosi/mialgie. Se l’asimmetria è di tipo laterale, le conseguenze possono essere torsioni compensatorie, con alterazione posturale, otalgie e cefalea tensiva.
In tutti i casi, qualsiasi disturbo temporo-mandibolare può avere pesanti ripercussioni sullo ioide, che a sua volta andrà ad innescare contrazioni patologiche ai fasci muscolari discendenti, con disturbi su spalle e bacino.
Trattamenti dentistici per riportare l’equilibrio
In presenza di malocclusioni o disturbi dell’ATM è necessario intervenire in ambito dentale, per comprendere le cause del problema e ricercare la migliore soluzione, al fine di ristabilire l’equilibrio fra denti e postura. Ecco di seguito le principali soluzioni applicate:
- bite: si tratta di un apparecchio ideale per il bruxismo e per proteggere il cavo orale durante l’attività sportiva, in quanto è in grado di ammortizzare l’attrito verticale fra denti. Il miglioramento delle performance atletiche attraverso il suo utilizzo rappresenta una prova sicura della relazione fra denti e postura;
- apparecchi intercettivi: l’apparecchio è un valido supporto per combattere le malocclusioni, che si tratti di un accessorio mobile, fisso o invisibile. Sempre più richiesto è l’utilizzo dell’Invisalign, adatto anche per gli adulti;
- placche occlusali: valido aiuto per ripristinare la corretta funzione dei muscoli masticatori e posturali compromessi nei disturbi temporo-mandibolari;
- impianti e otturazioni: una protesi di qualità può essere la soluzione in caso di malocclusione derivante da edentulia. Trattamenti di limatura/rifacimento sono invece opportuni se la malocclusione deriva da un’otturazione troppo alta;
- estrazione dentale: indicata soprattutto per i denti del giudizio, in presenza di eruzione incompleta o interferenza con i denti attigui;
- chirurgia: gli interventi invasivi sono riservati ai casi estremi, quali ad esempio malformazioni congenite della mascella e/o mandibola, che non possono essere curate attraverso l’apparecchio intercettivo;
- educazione alla salute dentale: la prevenzione rimane fondamentale, soprattutto nei bambini, che dovrebbero abbandonare le abitudini scorrette responsabili di malocclusione. Si va dal ciuccio alla respirazione a bocca aperta, alla masticazione monolaterale e così via.
