Il morso inverso, detto anche morso incrociato, rappresenta un problema legato allo scorretto allineamento delle arcate dentali. Può succedere, infatti, che i denti dell’arcata superiore non scavalchino normalmente quelli dell’arcata inferiore, andando così a generare problemi estetici e di masticazione. Vediamo insieme quali sono le caratteristiche di questo disturbo, per approfondire le cause e le possibili soluzioni.
Il morso inverso è un particolare tipo di malocclusione, che può colpire sia adulti che bambini, con un disallineamento tra le arcate dentali e una deformazione più o meno evidente della bocca. Ne conseguono delle problematiche non solo di natura estetica, ma anche per il benessere generale: più nello specifico, possono verificarsi problemi di masticazione, dovuti spesso alla necessità di masticare “al contrario”.
Morso inverso o incrociato: caratteristiche e disturbi correlati
Esistono diverse tipologie di morso inverso e anche diversi gradi di complessità del problema: è possibile infatti che il disturbo sia particolarmente evidente, così come può succedere che sia rilevabile solamente a seguito di una specifica visita odontoiatrica. Presso il nostro Studio dentistico di Roma si effettuano tutte le indagini del caso, per poter indirizzare ciascun paziente verso il miglior tipo di trattamento.
È opportuno tener presente che, nel caso di accertato morso inverso, bisogna intervenire prontamente, anche per evitare l’insorgere di ulteriori disturbi correlati: una malocclusione dentale non trattata, infatti, può causare non solo problemi di masticazione e deglutizione, ma anche digrignamento dei denti e difficoltà di respirazione. Ancora, potrebbero crearsi indirettamente disturbi secondari come mal di testa (a causa della tensione a cui è sottoposta la mandibola), problemi di postura, dolori cervicali, mal di schiena e fastidiosi ronzii alle orecchie.
C’è inoltre il rischio di fenomeni di artrosi, dal momento che le due articolazioni temporo-mandibolari, lavorando in maniera asimmetrica, a lungo andare possono usurarsi. Da non sottovalutare, infine, il disagio estetico, soprattutto in presenza di un morso incrociato molto evidente, che può causare insicurezza e timidezza nei rapporti sociali.
Tipologie di morso inverso
In presenza di morso inverso, è possibile prendere in considerazione diversi parametri, arrivando a definire varie tipologie del disturbo.
Innanzitutto, si può suddividere il problema in due ambiti:
- morso inverso scheletrico: quando alla base vi è una problematica ossea, che riguarda la posizione scorretta di mascella o mandibola, e che condiziona anche la posizione dentale
- morso inverso dentale: quando la causa risiede esclusivamente in un’inclinazione erronea di uno o più denti
Ancora, si può distinguere tra:
- morso inverso completo: se sono coinvolti tutti i denti
- morso inverso parziale: se coinvolge un solo dente o alcuni denti
Un’altra distinzione si ha tra:
- morso inverso bilaterale: colpisce entrambi i lati della bocca
- morso inverso mono laterale: colpisce un solo lato della bocca
Infine, è possibile la suddivisione in:
- morso inverso anteriore: quando gli incisivi e i canini superiori rimangono dietro ai corrispettivi inferiori
- morso inverso posteriore: quando i denti laterali sono coinvolti nell’inversione (questo può essere associato o meno a quello anteriore)
Cause e diagnosi
All’origine del morso inverso o incrociato possono esserci diverse cause, che il nostro studio dentistico di Roma è in grado di analizzare ed individuare, in relazione ad ogni paziente. É opportuno ricordare che non si nasce con il morso inverso, ma è tuttavia importante valutare l’eventuale predisposizione genetica, che richiede un intervento quanto più tempestivo possibile. Anche le abitudini scorrette possono influire ed acuire il disturbo, così come fattori ambientali o funzionali. Vediamo insieme quali sono le principali cause alla base del morso incrociato:
- Sviluppo insufficiente del mascellare superiore durante la fase di crescita (fino a 13 anni)
- Cause ereditarie: la malocclusione può essere di natura scheletrica, cioè determinata da problemi ossei e mandibolari genetici
- Postura bassa della lingua
- Abitudini scorrette sin da bambini: ad esempiouso prolungato del ciuccio, succhiarsi il pollice
- Respirazione solo con la bocca: a causa di ostruzione parziale cronica delle vie aeree (frequente nei bambini con ipertrofia alle adenoidi)
- bruxismo: la tendenza a serrare i denti (soprattutto durante la notte) può essere sia una causa che una conseguenza del morso inverso
- perdita di uno o più denti permanenti
La diagnosi avviene attraverso un esame clinico specifico, che prevede alcuni passaggi standard. Inizialmente si valuta se esista o meno un precontatto nella chiusura dei denti, responsabile di uno scivolamento in avanti della mandibola quando i denti si toccano: questo potrebbe far sembrare il morso inverso più grave di quello che è in realtà. Durante l’esame, è necessario chiudere la bocca tenendo la mandibola rilassata, per poter effettuare il movimento in condizioni fisiologiche: allo stesso tempo il dentista guiderà la mandibola stessa con le mani fino a che non avvertirà il primo contatto dentale. Questa posizione viene definita “relazione centrica” e consente di individuare la gravità del morso incrociato: se il disturbo si rivela effettivo, si presenta in relazione centrica senza che ci siano stati precontatti; se invece il precontatto è avvenuto, sarà proprio quello il responsabile dello scivolamento della mandibola, con un disturbo meno grave, chiamato morso crociato funzionale.
Possibili trattamenti
È opportuno intraprendere trattamenti di correzione del morso inverso, dal momento che, come accennato, questo tipo di malocclusione obbliga ad una masticazione scorretta. Infatti, se le mandibole lavorano in modo asimmetrico, si hanno conseguenze negative sulla loro crescita e sulla loro funzione, oltre a problemi di igiene orale: gli spazi angusti causati dai denti storti favoriscono il ristagno di placca, e quindi aumenta il rischio di infiammazioni gengivali. Inoltre, anche il disagio estetico richiede un intervento tempestivo, per risolvere la problematica.
La tipologia di intervento più indicata dipende dalle condizioni di ciascun singolo paziente, con particolare riferimento alla tipologia di morso inverso e al suo livello di gravità.
Le forme più complesse, generalmente subordinate ad anomalie genetiche, richiedono nell’adulto un intervento chirurgico di ortodonzia correttiva, che permette di migliorare la qualità di vita del paziente a vantaggio dell’estetica, della funzionalità e della salute della bocca.
Grande importanza ha la tempestività delle cure: nei bambini e negli adolescenti, che non hanno ancora portato a termine lo sviluppo, esiste infatti un margine di correzione molto più ampio. Ciò deriva dal fatto che le ossa del cranio a quest’età hanno la possibilità di modellarsi più facilmente, perché non sono ancora del tutto salde, e quindi è più semplice procedere con un corretto allineamento.
In generale, una volta accertata la presenza di malocclusioni dentali derivanti da abitudini comportamentali inadeguate, si prevede l’applicazione di apparecchi ortodontici mobili o fissi. In alcuni casi, si può ricorrere anche all’ortodonzia Invisalign e ad altri tipi di ortodonzia linguale: in ogni caso, il miglior trattamento per morso incrociato rimane quello dell’apparecchio fisso.
Utilità degli apparecchi ortodontici-ortopedici
Come accennato, per risolvere il problema del morso incrociato, si può ricorrere a due tipologie di soluzioni: apparecchi mobili ortodontici-ortopedici, detti anche funzionali, oppure apparecchi fissi. Dopo aver accertato la presenza di una problematica dentale, il ricorso ad apparecchi ortodontici permette di migliorare la situazione delle arcate dentali e delle mascelle. La tipologia utilizzata più di frequente è quella che prevede l’applicazione delle placchette, che vengono utilizzate nell’adulto per allineare i denti lungo l’arcata, modificandone la posizione. Tali placche vengono generalmente posizionate sulla faccia esterna del dente e legate insieme da un filo di metallo, che permette il lento movimento dei denti, con l’obiettivo di raggiungere il loro allineamento. Le più recenti tecnologie hanno permesso di studiare anche soluzioni con applicazione degli apparecchi sulla parte interna dell’arcata, per poter ridurre il disagio estetico.
Se invece la problematica è di tipo scheletrico, in genere si applicano apparecchi ortopedici come degli espansori fissi, oppure apparecchi d’espansione: andando a posizionarli nel palato, si ottiene un’azione sull’arcata superiore, in grado di generare un allargamento progressivo del palato. Viene così a crearsi lo spazio necessario al corretto posizionamento dei denti. Questa soluzione si mostra particolarmente indicata per i bambini, dove una modifica anatomica dell’area è realizzabile sfruttando il fatto che lo sviluppo non è ancora completo.
Nei casi più problematici, in particolare negli adulti, può ritenersi necessario l’intervento chirurgico. Al fine di creare lo spazio necessario nel cavo orale, si può ricorrere all’operazione maxillo-facciale, che permetterà di ottenere un’espansione del palato tramite chirurgia, mentre i denti verranno allineati in un secondo momento mediante l’utilizzo delle placchette.
In tutti i casi, è bene tener presente che alla cura ortodontica deve sempre essere associata la terapia riabilitativa respiratoria e neuromuscolare per la lingua, al fine di evitare ogni eventuale recidiva.
Grazie a questi trattamenti dentistici, il problema del morso incrociato può essere risolto in maniera efficace. Rimane fondamentale agire tempestivamente, considerando anche la possibilità di interventi più invasivi nei casi complessi. Tuttavia, grazie ad una diagnosi precoce sarà possibile ristabilire una corretta situazione fisiologica, a vantaggio della salute e dell’estetica del paziente.
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