L’alito cattivo rappresenta una fastidiosa problematica che può essere fonte di grande imbarazzo nelle relazioni sociali. Esistono diverse cause che possono creare questo inconveniente, come ad esempio sanguinamento gengivale, parodontite e altri disturbi del cavo orale. Tuttavia è possibile combatterne i sintomi e trovare una soluzione attraverso adeguati trattamenti dentistici.
La problematica dell’alito cattivo è nota con il nome di alitosi o anche bromopnea: è caratterizzata dall’emissione, durante la respirazione, di alito dall’odore spiacevole. Questo disturbo generalmente non viene avvertito da chi ne soffre nonostante permanga nel tempo e non si limiti a episodi sporadici. Il problema, quindi, sta proprio nel rischio di non accorgersi di soffrire di alitosi a meno che non siano le persone vicine a renderlo noto. Le cause sono diverse e di diversa natura: si va, ad esempio, dalla scarsa igiene orale alla presenza di un dente cariato fino al tabagismo.
Alito cattivo: caratteristiche e diagnosi
In caso di alitosi, la prima cosa da fare è rivolgersi a medici professionisti come il nostro Studio dentistico di Roma: in questo modo si potrà effettuare una diagnosi rapida ed accurata del problema. Non bisogna dimenticare, infatti, che l’alitosi può essere collegata anche alla presenza di batteri nella bocca o sulla superficie della lingua, che vanno individuati: questi ultimi potrebbero svolgere una funzione determinante per l’alitosi, andando a liberare gas come i solfuri durante la decomposizione del cibo, concorrendo alla formazione di sostanze maleodoranti.
Un piano diagnostico e terapeutico potrà aiutare a risolvere la problematica. Eventualmente si rivelerà necessario l’uso di appositi strumenti, come ad esempio l’Halimeter. Potranno, inoltre, essere opportune analisi mirate, come la gascromatografia, oppure test diagnostici come il BANA test ed il Beta-galactosidase test.
Le cause dell’alitosi
Come accennato, il problema dell’alito cattivo può dipendere da una molteplicità di cause, che devono essere indagate ed individuate per ciascun soggetto in modo da risolvere il disturbo in maniera rapida e mirata. Nella maggior parte dei casi, la ricerca deve concentrarsi su fattori che coinvolgono direttamente il cavo orale. Vediamo di seguito un elenco delle principali cause che portano all’alitosi:
- carie dentale
- tabagismo
- scarsa igiene orale
- uso errato dello spazzolino, con conseguente formazione di placca e tartaro
- malattie parodontali
- lingua impaniata (con formazione della patina bianca sulla superficie linguale)
- ascesso dentale
Esistono poi delle cause secondarie, che non sono riscontrabili direttamente nella bocca ma che possono provocare emissione di alito cattivo, come ad esempio:
- diete
- digiuno prolungato
- assunzione di alcuni farmaci, come antidepressivi, antistaminici e diuretici
- patologie quali bronchite, sinusite, tonsillite, reflusso gastroesofageo, diabete o disfunzioni renali
Prevenzione e cura
La problematica dell’alitosi può essere affrontata in diversi modi e può essere risolta con successo. Generalmente non occorre il ricorso a interventi invasivi o a terapie prolungate: è sufficiente affidarsi ad esperti come il nostro Studio Dentistico e seguirne le indicazioni.
Si parte, innanzitutto da una corretta prevenzione, basata su alcune abitudini fondamentali: la prima consiste in un’accurata igiene di tutto il cavo orale che, quindi, non si limita ai denti ma comprende anche la lingua e le guance. Si consiglia sempre l’utilizzo quotidiano del collutorio dopo aver spazzolato i denti, oltre all’uso regolare del filo interdentale per eliminare i residui di cibo e prevenire la formazione di placca e tartaro.
È utile tenere in considerazione anche altri accorgimenti che sono validi per il benessere generale: innanzitutto eliminare il consumo di tabacco è essenziale. Inoltre, bere molta acqua, ad esempio, aiuta a mantenere una buona idratazione e a diminuire la proliferazione dei batteri, che sono tra le principali cause del cattivo odore dell’alito. È opportuno anche limitare l’assunzione di alcol, bevande zuccherate, caffeina e non sottoporsi a digiuni prolungati.
Qualora emergano cause più specifiche per il disturbo dell’alitosi, come la presenza di una carie, è necessario procedere immediatamente con le cure dentistiche del caso, per evitare che il disturbo peggiori e che si verifichino conseguenze anche più gravi per l’intero cavo orale.